Sabato 4 maggio un gruppo della nostra Associazione ha partecipato all’uscita presso Caselle
Landi, in Provincia di Lodi, organizzata dalla Associazione “Art & Trekking” della GAE Veronica
Cavalloni, all’interno della manifestazione “Fiumana”, un programma che prevede convegni, uscite
e altre iniziative per valorizzare il fiume Po.
Arrivati a Caselle Landi, piccolo comune lodigiano a ridosso del fiume Po, siamo partiti con la
guida alla scoperta di questo borgo: ci ha sorpreso la cura del territorio e il verde intenso della
pianura che penetra dentro il paese. In un attimo si è sull’argine maestro e si comincia a
intravedere il fiume in mezzo ai pioppi; si scende dall’argine e si passeggia a ridosso del fiume in
questi giorni abbastanza impetuoso a seguito delle piogge dei giorni scorsi che hanno innalzato il
livello del fiume.
Arriviamo alla zona chiamata i “morti della porchera” così chiamata per raccontare un episodio
avvenuto tempo fa in cui una ragazza, la porchera in linguaggio locale, portava a pascolare i maiali
in questa zona; ad un certo punto i maiali hanno cominciato a grufolare il terreno e sono spuntate
ossa umane. Ricerche hanno dimostrato che si trattava di resti umani del 1300, periodo della
peste. Altre ricerche hanno identificato e catalogato resti di epoca più recente, sembra di soldati
ungheresi. In pratica questo luogo è stato usato, forse a più riprese, come fossa comune in cui
ammassare i corpi.
Lì vicino sorge oggi una bellissima area verde con il porto turistico e il bar trattoria “Chalet fiume
Po” gestito dal signor Primino. Qui siamo nella frazione di Mezzano Passone Sopra in territorio del
comune di Corno Giovine … ma non ce ne siamo accorti… eravamo solo colpiti dalla bellezza di
questo paesaggio.
Proseguiamo il giro con Veronica in mezzo ai campi per tornare a Caselle Landi ma poi torniamo al
porto turistico. Scambiamo quattro chiacchiere con il sig. Primino a cui proponiamo di poter
installare la nostra mattonella nella parte esterna del locale che guarda l’ampia ansa del fiume: un
luogo sicuramente adatto come punto tappa/ristoro per camminatori o ciclisti.
Detto, fatto! Mattonella posata!
Chiudiamo la mattinata mettendo le gambe sotto il tavolo: salumi piacentini, Gutturnio e un po' di
polenta mentre davanti a noi il fiume continua a stupire. Qualcuno arriva e osserva la nostra
piastrella in terracotta, qualcuno esce in canoa, tutto scorre lentamente e quasi in silenzio.
Tempo per un saluto e un ringraziamento per l’ospitalità con l’impegno a immortalare questo posto
e queste persone di fiume.